Emma cresce in un collegio femminile e la sua devozione è esemplare, fin quando non scopre i romanzi e si perde nelle loro scene romantiche. Inizia allora a sognare grandi passioni, ricchezze e viaggi in terre lontane ed esotiche, ma finisce con lo sposare Carlo Bovary, un medico di un paesino di campagna.
Il matrimonio le fa sperare di poter finalmente vivere l’amore e la vita che sognava, ma ben presto si accorge di quanto grande sia stato il suo errore. Carlo è innamoratissimo di lei, questo sì, ma è anche un uomo insulso, senza spina dorsale né ambizioni. La loro vita è piatta, ed Emma non potrebbe esserne più delusa e rammaricata. Carlo lo capisce e decide allora di trasferirsi in un altro paesino, giusto per cambiare aria e ripartire da zero, considerando per di più che aspettano una bambina.
Archivi mensili:gennaio 2021
“Norwegian Wood” di Murakami
Questo è uno di quei libri che ti fa piombare in uno stato di malinconia e quando giri l’ultima pagina hai un buco nel petto, proprio al centro, e non sai se piangere o rimanere ferma lì a fissare al vuoto. Io ho fissato il vuoto con gli occhi lucidi, giusto per farmi mancare nulla!
Nei tre giorni che ho impiegato a leggerlo ho buttato qualche commento qua e là a mia madre, come mio solito, e la sua risposta è stata: “Ma hai scelto tu di leggere questo libro? Perché? Ti piace farti del male?”. Ecco, effettivamente sono domande legittime per chi non l’ha letto e sente commenti come “Oh mio Dio, è tristissimo. Sono tutti depressi, cinici o passivi e si ammazzano tutti!”. Il succo potrebbe essere questo, ma è troppo riduttivo limitarsi a dire questo.
Recensione – “Un bellissimo imprevisto”
Quando Cate Alexander mi ha inviato il suo libro sapevo già cosa aspettarmi in linea di massima.
Un bellissimo imprevisto è un romanzo rosa sull’amore al college con relativi drammi. I lettori più incalliti e appassionati del genere potranno riconoscervi diversi cliché che potrebbero apprezzare molto. Quello che mi ha stupita è stato il finale, che immaginavo molto più leggero. Le aspettative su questo genere di romance ci fanno predire buona parte della storia: metti insieme una ragazza timida con il cuore spezzato, un ragazzo bello avvolto in un alone di mistero, ferito dietro la sua maschera da duro, e il gioco è fatto!
In generale ho apprezzato tutta la storia perché anch’io, in fondo, sono un’inguaribile romantica che crede che il vero amore possa vincere su tutto, colpa dell’illusione disneyana probabilmente.
Il finale, però, è quello che mi ha davvero colpita… e affondata! Cate ha messo nero su bianco una di quelle situazioni che nessuno vorrebbe vivere e che, una volta fatto, ti sconvolgono la vita cambiando il tuo modo di guardare alle cose e alle persone che ti circondano. Succede però anche semplicemente leggendo e vivendo le emozioni attraverso i personaggi del libro, e in questo Cate è stata molto brava.
Recensione – “Aurora. Le lacrime di Cala Luna”
Buongiorno, miei cari lettori!
Oggi vi parlo del primo libro di Valeria Papa, autrice emergente vincitrice dell’edizione 2020 del concorso letterario “Racconti Campani”. Ringrazio Valeria per avermi inviato una copia del libro e avermi fatto immergere in una storia bellissima e intrigante. Si legge tutto d’un fiato!
A giugno, Aurora. Le lacrime di Cala Luna ha vinto il “Premio Nazionale Letteratura Contemporanea VIII edizione 2020/2021” inaugurando la carriera letteraria di Valeria Papa.
Aurora è la protagonista della storia, la sua vita è divenuta triste dopo aver perso i genitori in un incidente, passa le giornate in solitudine e le serate a lavoro. Gli unici affetti rimasti sono i suoi due cari amici Luigi e Taisia. L’arrivo di Enea la porterà a scontrarsi con il proprio passato e ad affrontare un futuro oscuro.
Recensione – “Agharta” di Orione Lambri
Buon anno nuovo a tutti!
Voglio inaugurare il 2021 con un libro che mi ha tenuta impegnata in questi ultimi tempi.
Quando ho iniziato a leggerlo sapevo di andar incontro a una lettura particolare. La trama ne è già un indizio, ma i commenti e le impressioni degli altri lettori mi hanno convinto. Non avrei mai potuto immaginare, però, cosa mi aspettasse. Agharta racchiude in sé religione, mitologia, innovazione tecnologica, politica e un’infinità di altre cose. Niente buttato al caso però, bensì posato con cura al momento più opportuno a tessere una trama perfetta.