Recensione “I racconti del disagio” di Luca Maletta

I racconti del disagio, di Luca Maletta

Titolo: I racconti del disagio
Autore: Luca Maletta
Editore: Caravaggio Editore
Collana: Dattiloscritti
Pagine: 168
Dove trovarlo: Amazon, Ibs

Trentaquattro racconti del disagio, che poi altro non sono che racconti della quotidianità di tantissime persone. Luca racconta infatti, anche se in maniera un po’ astratta, quello che in realtà è ciò che affrontano in tanti ogni giorno.
Vengono trattati temi molto importanti e delicati come il bullismo, l’omofobia, l’inadeguatezza sociale, l’obesità e altri ancora. Ogni racconto tocca il cuore e fa riflettere su ciò che succede attorno a noi e che spesso ignoriamo o preferiamo non vedere.

È facile immedesimarsi in questi racconti, chi più e chi meno in base alle proprie esperienze personali. Alcuni, poi, spezzano proprio il cuore 💔
Non è possibile parlare in maniera esaustiva di ogni racconto perché trattano argomenti importanti, e ciascun racconto rappresenta una sfumatura dell’animo umano.
Personalmente ne consiglio la lettura a tutti perché c’è bisogno di aprire gli occhi, ma sicuramente non è una lettura da fare a cuor leggero. Bisogna essere pronti psicologicamente!
Inoltre, l’edizione di Caravaggio Editore di questa nuova collana dei Dattiloscritti è bellissima, curata in ogni particolare, con appunti, disegni e addirittura macchie di caffè.

Sinossi

Trentaquattro storie: frammenti in movimento, dattiloscritti, riletti, annotati e illustrati – offrono al lettore uno spaccato eterogeneo di umanità. Donne, uomini, ragazzi e anziani tenuti assieme da un unico denominatore comune: il desiderio di essere compresi, di non essere lasciati soli nella sofferenza. Ogni racconto è un’immersione asfissiante nelle profondità umane; emozioni differenti tra loro eppure simili, come i riflessi distorti della stessa immagine riprodotta all’infinito da due specchi messi a confronto. «Non sapeva perché fosse incapace di confessare i risentimenti e le frustrazioni che covava finendo per avvelenarsi e per avvelenare pure i fogli – né sapeva, poi, come esprimere i bisogni, e i sentimenti, come confessare i propri sogni e come aprirsi. Non sapendo come dire queste cose… Le scriveva.»

Valutazione

Classificazione: 5 su 5.

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