Buongiorno, miei cari lettori!
Rieccomi per l’appuntamento della settimana dedicato alle nuove uscite. Questi sono alcuni dei libri che potrete trovare da oggi in libreria.
“Quell’antico ragazzo. Vita di Cesare Pavese” di Lorenzo Mondo

Quell’antico ragazzo è il racconto fedele di una vita consacrata alla letteratura e che fatica a esprimersi in altro modo. Il ritratto di un artista tormentato e complesso, sempre in bilico tra ciò che vorrebbe essere e ciò che invece è, alla sofferta ricerca di una verità e di un riscatto che sembra trovare nella coerenza della scrittura, fino a quando anche questa sarà sopraffatta dal dolore della vita.
Tutto ha inizio nelle Langhe, a Santo Stefano Belbo, dove Cesare Pavese nasce nel 1908, tra quelle colline che ricorrono con tanta frequenza nelle sue opere. Nonostante il suo indugiare sulle proprie origini contadine, è a Torino che trascorre l’infanzia e compie gli studi. Sempre a Torino inaugura una fertile collaborazione con la casa editrice Einaudi, scopre la letteratura americana e contribuisce a diffonderla in Italia. Ed è lì, infine, che la sera del 27 agosto 1950, in una camera dell’Hotel Roma, viene ritrovato il suo corpo senza vita, insieme a un ultimo biglietto: «Perdono a tutti e a tutti chiedo perdono. Va bene? Non fate troppi pettegolezzi». Si compie così il capitolo finale di un’esistenza faticosa, insidiata da un senso costante di inadeguatezza e segnata da una profonda solitudine. Un’esistenza che Lorenzo Mondo ricostruisce attraverso le testimonianze degli amici e dei colleghi, ma soprattutto rileggendo e analizzandole opere di Pavese, fino alle vicende del discusso Taccuino segreto, ritrovato dallo stesso Mondo, a cui è dedicato l’ultimo capitolo che viene ad arricchire questa nuova edizione. Quell’antico ragazzo è il racconto fedele di una vita consacrata alla letteratura e che fatica a esprimersi in altro modo, come dimostrano le incoerenze e le sofferenze affettive che costellano la biografia dello scrittore: il rapporto travagliato e ambiguo con il mondo politico, il confino a Brancaleone Calabro sotto il regime fascista, l’amore non corrisposto per Tina e le cocenti delusioni sentimentali… Lorenzo Mondo ci restituisce il ritratto di un artista tormentato e complesso, sempre in bilico tra ciò che vorrebbe essere e ciò che invece è, alla sofferta ricerca di una verità e di un riscatto che sembra trovare nella coerenza della scrittura, fino a quando anche questa sarà sopraffatta dal dolore della vita.
Potete trovarlo su: IBS
“Un matrimonio non premeditato” di Rebecca West

Un romanzo inedito di Rebecca West: la storia del matrimonio fra Isabelle, ricca vedova americana, e Marc, ebreo francese, imprenditore col vizio del gioco. Un romanzo imperdibile che racconta l’effetto della ricchezza sulle persone e quello degli uomini sulle donne. Grandissimo successo commerciale all’epoca dell’uscita, dipinge un universo cosmopolita e raffinato alla Fitzgerald in cui la figura centrale è un’evoluzione della protagonista di Ritratto di signora di Henry James.
«Fra i migliori romanzi che la breve memoria umana ricordi» – Time
La giovane e bellissima Isabelle è una ricca vedova americana che arriva a Parigi per riprendersi dalla perdita del primo marito. Dopo una serie di corteggiamenti incontra Marc, il quale, semplicemente, è l’uomo sbagliato nel momento giusto. Nulla, o quasi, accomuna i promessi sposi: sono un uomo e una donna che decidono di unire le proprie vite più sulla spinta di forze e coincidenze estranee alla loro volontà che per una reale attrazione. Lei è una donna sensibile quanto devota alla ragione come a un dio implacabile, un’americana che si trova a fare i conti con una cultura a lei estranea ma nella quale sceglie di immergersi, mentre matura un disgusto incapace di compromessi per la trivialità della vita condotta dall’aristocrazia del denaro con la quale si trova a mescolarsi: il denaro non fa che complicare la relazione tra i sessi, spingendo gli uomini a voler possedere le donne come possiedono il denaro, e le donne a prostituirsi, per quanto in forme socialmente accettate, per migliorare la propria posizione materiale. Soltanto nel momento in cui abbandonerà la propria ricerca ossessiva di spiegazioni razionali al comportamento umano e accetterà l’imperfezione, Isabelle riuscirà ad avvicinarsi davvero al marito.
Potete trovarlo su: IBS
“La donna senza nome” di Vanessa Montfort

Dall’autrice dei bestseller Donne che comprano fiori e Il sogno della crisalide, l’affascinante avventura di María Lejárraga, la moglie del celebre drammaturgo Gregorio Martínez Sierra, la donna senza nome che però ne ebbe molti. Il più grande mistero della letteratura spagnola.
«Non smetto di cullare l’idea che la morte sia un riposo momentaneo dello spirito. Ma l’enigma è tutto lì: quanto tempo servirà all’anima per riposarsi da una vita?» – María Lejárraga
Quando la direttrice di teatro Noelia Cid viene incaricata di mettere in scena Sortilegio, opera del celebre drammaturgo Gregorio Martínez Sierra, decide di documentarsi analizzando i testi e le lettere conservati dalla moglie di Gregorio, María Lejárraga. E così, tramite la sua indagine, Noelia non solo si immerge nella complessa relazione tra María e Gregorio, ma fa luce su un mistero che si tramanda da oltre un secolo. Il mistero di un autore che nella sua lunga vita ha scritto più di novanta opere, andate in scena nei principali teatri del mondo, dagli Champs-Elysées a Buenos Aires, a Broadway. Un autore che ha vissuto in prima linea i grandi eventi del secolo passato: la Madrid letteraria degli anni venti, la Parigi della Belle Époque, l’esilio durante la guerra civile spagnola, l’occupazione nazista della Francia e il glamour degli anni d’oro di Hollywood. Un autore che ha collaborato con i principali intellettuali dell’epoca e ha conosciuto Stravinskij, Sarah Bernhardt, Picasso. Un autore che ha lottato per l’uguaglianza e per il voto alle donne. Un autore che in realtà potrebbe essere un’autrice, finora rimasta nell’ombra che però ha lasciato dietro di sé una traccia sottile grazie alla quale Noelia riesce finalmente a restituirle un nome. Un avvincente romanzo che parla di amore e disamore, di contraddizioni umane e di segreti. Un’Odissea attraverso l’Europa e l’America del Ventesimo secolo, per riscattare la figura di una donna poliedrica e geniale, e darle il suo posto nella Storia.
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“Un anno con Virginia Woolf” di Nadia Fusini

Un libro da regalare e regalarsi, per trascorrere un anno in compagnia di una delle più grandi scrittrici del XX secolo e dei suoi capolavori.
«Amore. Odio. Pace. Tre emozioni che tramano il testo della vita umana.»
«L’idea è questa: svegliarsi ogni mattina, in compagnia di Virginia Woolf. Per un anno intero, farsi accompagnare nella giornata che si apre dalla sua voce. Giorno dopo giorno, provate a sfogliare questo libro come fosse un breviario, un libro dei giorni, se non delle ore. Una liturgia dei giorni scanditi come nei libri delle ore del passato, che guidavano la mente a concentrarsi su immagini e pensieri che l’arricchivano, e la preparavano all’incontro con la vita quotidiana… Tutti noi, lettori e lettrici di Virginia Woolf, se leggiamo i suoi romanzi, i suoi racconti, i saggi, le lettere, il diario, è perché godiamo del ristoro che ci viene dall’essere in compagnia con la sua mente. Perché Virginia Woolf ha vissuto, come tutti noi, una vita ricca di gioie, e anche di dolore… Scopriremo così, frequentandola per l’appunto quotidianamente, una compagna di vita libera, e coraggiosa. E se spesso le capitava, come le capitò, di finire in vicoli ciechi, erano strade che cercava – molte delle quali ha lasciato aperte per noi. E sono certa, non ho dubbio alcuno, che ci verrà del bene a convivere per un anno, fianco a fianco con una creatura che non ha mai ceduto, in cambio di sicurezza, o di identità, il suo grande amore per un’esistenza libera.» (dall’introduzione di Nadia Fusini)
Incipit
Il 4 gennaio del 1929, nel diario così Virginia si impegna nella domanda che inseguirà tutta la vita, e torna in tutti i suoi romanzi: «Ma la vita è molto solida, o molto mutevole? Sono ossessionata dalla contraddizione. Dura da sempre e per sempre durerà, fino alla fine del mondo – l’attimo in cui vivo. Ma è anche transeunte, fuggevole, diafano. Passerò come una nuvola sulle onde. Forse, può essere, che anche se noi esseri umani mutiamo, uno via l’altro, veloci, veloci, però sempre in qualche modo in successione e in continuità, emaniamo luce. Ma che cos’è la luce? Sono colpita dalla transitorietà della vita umana a tal punto che dico spesso addio – dopo la cena con Roger ad esempio, o conto quante volte ancora vedrò Nessa».
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“Sulla strada degli uomini senza nome” di Bernard-Henri Lévy

Cos’è il genere umano? La sua unità è minacciata dall’ascesa dei sovranismi e degli egoismi? Cosa ne è stato dell’ideale della fratellanza? Perché andare così lontano per mostrarlo quando la miseria è già visibile a ogni angolo nelle nostre strade? La guerra è, per caso, piacevole? Perché Don Chisciotte è ridicolo? Cosa ci dicono oggi Achille, Ettore? Cos’è la gloria? E l’eroismo? E perché rischiare la vita quando si abita in una zona protetta? Queste sono solo alcune delle domande sollevate da Bernard-Henri Lévy in questa raccolta di saggi e articoli che ci porta, seguendo le tracce dell’autore, dalla Nigeria di Boko Haram al Kurdistan iracheno e siriano, sulla linea del fronte dove si combattono Russi e Ucraini, nella Somalia abbandonata all’illegalità e alle bande islamiste, nel cuore martirizzato del Bangladesh, nei campi della miseria di Lesbo fino all’Afghanistan che preparava il ritorno dei talebani. Otto reportage sulla scia della tradizione di Joseph Kessel, Graham Greene, Ernest Hemingway o Romain Gary e un saggio in cui Lévy spiega cosa spinge un filosofo ad andare in capo al mondo a testimoniare di guerre dimenticate o ignorate; che cosa dei sogni internazionalisti dei suoi padri gli sembra ancora valido e degno di essere tramandato; e come il gusto per l’avventura – nella tradizione di Cendrars, Byron e Malraux – lo animi sin dalla giovinezza.
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“La ragazza scomparsa” di Giancarlo Capaldo

Quando la realtà più cruda diventa romanzo. Dopo il successo de I delitti di via Margutta, il nuovo noir di Giancarlo Capaldo che racconta il fascino sordido e i vizi indicibili e sconosciuti della Città Eterna. Dalla penna del magistrato che ha indagato sul Vaticano, sulla banda della Magliana, su Emanuela Orlandi e su alcuni tra i più grossi scandali che hanno coinvolto prelati, magistrati, agenti segreti, politici e finanzieri.
«Chi tocca il Vaticano a volte muore, è accaduto perfino ai papi.»
Questa volta la missione sembra davvero impossibile. Il principe Gian Maria Ildebrando del Monte di Tarquinia e la moglie Gloria, insieme al loro fido maggiordomo inglese Oliver, dovranno districare un intrigo internazionale legato allo Ior, la banca del Vaticano, e si imbatteranno nella scomparsa a Roma di una giovane ragazza di sedici anni, Eloisa. Tutto ha inizio da un misterioso conto corrente di imponente consistenza, aperto presso la banca vaticana e denominato Alea iacta est, che Anna Chiara, amica della principessa Gloria, ha ricevuto in eredità dal marito Adolfo Marcucci, finanziere intimo di papi e cardinali, personaggio chiave per gli equilibri all’interno delle mura leonine. Il terzetto, già protagonista de I delitti di via Margutta, si mette sulle tracce del conto sottratto all’amica dei principi e interpella Luciano, l’uomo che custodisce i più reconditi segreti di numerosi notabili in Italia e all’estero. Luciano però mette subito in guardia i principi: è materia che scotta, può essere pericoloso cercare la verità. La soluzione, tanto anelata quanto inattesa, è anche la chiave giusta per far luce su una storia tragica, ma molto importante, che rischia di macchiare per sempre l’immagine del Vaticano; una storia che si snoda tra ragioni di Stato, interessi privati e vizi disonorevoli, e coinvolge anime candide, eminenti cardinali e boss criminali. Anche questa volta i principi riceveranno aiuto dall’Anonimo, ora divenuto papa con il nome di Giovanni Paolo III, a cui spetta di contemperare le ragioni della Storia e le ragioni di Dio. L’avvincente romanzo di Capaldo, sostenuto da uno stile ironico e tagliente, sembra suggerirci che là dove, per incapacità, impossibilità o dolo, non arriva la verità giudiziaria, può intervenire la ricostruzione romanzesca, che talvolta tanto romanzesca non è.
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“La meridiana” di Shirley Jackson

Una famiglia che pullula di svitati, un codazzo di parenti e amici e servitori, una villa monumentale in mezzo a un parco. Sono gli ingredienti di questo travolgente romanzo di Shirley Jackson, che si apre con i protagonisti – di tutte le età e affetti da ogni forma di mania – di ritorno dal funerale del figlio di Mrs. Halloran, che, dice serafica la piccola Fancy, la nonna ha buttato giù dalle scale: per tenersi stretta la villa. Come se non bastasse, poco dopo zia Fanny riferisce di aver avuto un incontro in giardino con il padre, defunto da tempo, il quale le ha annunciato che la fine del mondo è imminente e che loro saranno gli unici a salvarsi. E non è finita: qualcuno va a riferire la notizia in città, ed ecco presentarsi la delegazione locale dei Veri Credenti, i quali non possono che condividere la logica apocalittica, ma, siccome sono convinti che a salvarli ci penseranno gli alieni, sono venuti a chiedere di farli atterrare nel parco. E noi lettori, ormai completamente in balìa di una Jackson in stato di grazia, che dispensa a piene mani uno humour che si potrebbe definire vitreo, ci lasceremo trascinare da un crescendo di follie e sorprese – sino, letteralmente, alla fine (del mondo?).
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“Miracolo in una notte d’inverno” di Marko Leino

Immersa nelle magiche atmosfere del Nord, una fiaba per lettori di ogni età. Una storia perfetta che incanta, commuove, fa riflettere e sognare.
«Per leggere questo libro non è necessario essere amanti del Natale e nemmeno credere nella leggenda di Babbo Natale. Questo libro è per tutti coloro che credono, trecentosessantacinque giorni all’anno, all’esistenza dell’amore puro» – Marko Leino
Mentre giocano in riva al mare, due bambini trovano sul fondale una scatola di legno minuziosamente intarsiata, chiusa a chiave, ancora ben conservata. Quando la aprono, con l’aiuto del nonno, vi scoprono un antico orologio da taschino e un biglietto ormai scolorito, sul quale è scritto: «Felice Natale, cara piccola Ada. Tuo fratello Nikolas». Pieno di stupore, il nonno ricorda una sorta di leggenda che aleggia sulla cittadina di Korvajoki, fin dai tempi in cui era un minuscolo villaggio di pescatori: «Immaginate di avere ali immense come quelle di un’aquila, che vi sollevano in aria e trasportano sopra il mare, fino all’isola della famiglia Pukki. Volate con la fantasia…». Nikolas abita con la famiglia sulla piccolissima isola di fronte alla costa, quando una furiosa tempesta fa naufragare i genitori e la sorellina. Il bambino, che ha solo cinque anni, viene adottato da tutte le famiglie del villaggio e piano piano dimentica la paura, accetta l’amore e scopre nuove fonti di gioia. Ma non dimentica mai l’amata sorellina, finché un giorno, nel villaggio, nasce una nuova bambina di nome Ada, che riesce a provocare in Nikolas un’incredibile trasformazione.
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“Festa sotto la neve” di Jessica Redland

La neve ha cominciato a cadere, le luci scintillano per le strade e la corsa ai regali è iniziata: lo spirito natalizio sta conquistando proprio tutti… tranne Tara. La proprietaria della più esclusiva caffetteria nel cuore di Whitsborough Bay, infatti, sembra essere immune alla magia del Natale. Sono anni che Tara ha eretto un muro intorno a sé, nascondendosi dietro l’immagine di donna d’affari di successo, fredda e priva di scrupoli. Ma la realtà è un’altra. Ci sono segreti nel suo passato che ancora fanno male. E che l’hanno convinta ad allontanarsi da tutto, per paura di soffrire ancora. Amici, famiglia e persino la speranza di un nuovo amore vengono tenuti a distanza: ha imparato a sue spese quanto può far male un cuore infranto. Ma quando un nuovo vicino si trasferisce accanto a lei, minacciando il futuro della sua caffetteria, Tara si rende conto che è arrivato il momento di affrontare il passato una volta per tutte. Chissà che non ci riesca in tempo per vivere il Natale più magico della sua vita…
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“Non sono una signora” di Anna Premoli

E se l’uomo meno adatto a lei fra tutti fosse proprio… quello giusto? La regina del romanzo rosa torna con una storia irriverente e divertentissima.
Audrey Thomas è una trentenne newyorkese molto spiritosa e senza peli sulla lingua. È autrice di romanzi erotici e nella vita privata non è troppo incline ad abbandonarsi al romanticismo. Al grande amore preferisce il “divertiamoci qui e ora e poi domani ognuno a casa propria”. Ma la sua esistenza sta per essere sconvolta da una serie di novità: sua madre, con cui ha sempre pensato di condividere un certo femminismo intransigente, le annuncia che ha finalmente deciso di compiere il grande passo: si sposa. Come se questo non bastasse, nella sua vita piomba Matt, l’uomo in assoluto più “sbagliato” che potesse incontrare, sia per il ruolo molto particolare che riveste, sia per i valori in cui crede… All’improvviso Audrey si trova a mettere in discussone posizioni che riteneva definitive e a essere tormentata da domande la cui risposta non è più così certa. Una fra tutte la perseguita: in che cosa consiste la vera trasgressione?
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