Novità in libreria – 21 ottobre 2021

Le novità della settimana. Nuove uscite in libreria

Buongiorno, miei cari lettori!
Anche questa settimana vi presento una selezione dei libri in uscita oggi, giovedì 21 ottobre.

“Felici si diventa. 22 rituali per superare i blocchi emotivi e ritrovare equilibrio, energia e benessere” di Natacha Calestrémé

Felici si diventa, Natacha Calestrémé

«Qualunque sia la nostra età, tutti noi abbiamo dovuto affrontare prove difficili: un lutto, una separazione, la perdita del lavoro, problemi famigliari. A volte sembra che la vita si accanisca contro di noi. Abbiamo appena il tempo di rialzarci che una nuova batosta ci scaraventa a terra. Ci ripetiamo continuamente: “Faccio tutto quello che devo, ma perché le cose non girano per il verso giusto?” Come possiamo uscirne? Quali sono gli strumenti per rimetterci in sesto e ritrovare gioia e serenità? Nel corso degli anni, grazie al mio lavoro, ho avuto la fortuna d’incontrare persone che mi hanno suggerito di guardare con occhi diversi le ferite inferte dalla vita. Guaritori, terapeuti energetici, esperti di magnetismo vitale e di medicina cinese mi hanno parlato delle loro tecniche di guarigione e dei loro rituali energetici. Grazie ai loro insegnamenti mi sono rigenerata, guarendo i miei traumi e allontanando paure e sensi di colpa. La mia vita è cambiata e si è elevata spiritualmente. Ho deciso, quindi, che dovevo condividere tutte le conoscenze acquisite, e il mio libro è il frutto di questo percorso. Vi ho riunito 22 rituali che combinano tecniche olistiche di rilassamento e di meditazione. State per liberarvi dalle emozioni dolorose e riconnettervi con la vostra forza interiore.»
Potete trovarlo su: IBS

“Smarrimento” di Richard Powers

Smarrimento, Richard Powers

Come possiamo spiegare ai nostri figli un mondo che vuole autodistruggersi? Il nuovo romanzo di Richard Powers è la storia del feroce amore di un padre e di un figlio, che lottano per salvare se stessi su un pianeta di cui, forse, abbiamo perso il controllo.
«Un romanzo straordinario» – The New York Times Book Review
«Uno dei più grandi scrittori americani viventi». – Oprah Winfrey

La vita del giovane astrobiologo Theodore Byrne è divisa tra due grandi amori. Il cosmo, che scandaglia in cerca di vita su pianeti lontani decine di anni luce, e il figlio Robin, che Theodore cresce da solo dopo la morte della moglie, un’attivista ambientale. Robin ha nove anni, è un bambino “diverso” anche se nessun medico è arrivato a una diagnosi risolutiva. Ha un animo sensibile, progetta di disegnare tutti gli animali in via d’estinzione ma a scuola è nei guai dopo aver aggredito un compagno. Theodore si rifiuta di tenere a bada con i farmaci le intemperanze di Robin, così si affida a una terapia emotiva sperimentale, che stimola il ragazzo con le registrazioni dell’attività cerebrale della madre. I risultati sono stupefacenti: Robin ritrova l’entusiasmo e inizia a sostenere in prima persona, incoraggiato da Theodore, la causa ambientalista, diventando una celebrità fino a quando la politica mette in discussione la loro felicità.
Potete trovarlo su: IBS

“Il cuoco dell’imperatore” di Raffaele Nigro

Il cuoco dell'imperatore, Raffaele Nigro

In questo romanzo storico, epico, avventuroso e lirico, Raffaele Nigro ci offre un ritratto inedito di Federico II Hohenstaufen, della sua complessa personalità fatta di curiosità intellettuale e superstizioni, amori folli e matrimoni di convenienza, ma soprattutto il volto di un imperatore radicalmente diverso da tanti monarchi del suo tempo.

È il 1208 e Guaimaro delle Campane, originario di una famiglia di fonditori di Melfi, assiste all’uccisione di due carbonai ebrei. Preso dal panico, anziché aiutare i due feriti si dà alla fuga, arruolandosi al seguito della corte di Federico II di Svevia. Grazie alle sue conoscenze mediche e alle doti nell’arte culinaria, viene scelto come cuoco ufficiale del giovane re di Sicilia e di Germania e come figura addetta alla salvaguardia della sua salute, entrando così a far parte di una corte animata da letterati, cantori, giuristi, scienziati e filosofi di cui Federico ama circondarsi. Guaimaro affronterà con lui vittorie e sconfitte, vivendo e trascrivendo i grandi avvenimenti storici, come le lotte con il papa e i comuni, e i semplici momenti di vita quotidiana, la frenesia per i preparativi di sontuosi ricevimenti e la fatica per i lunghi spostamenti della corte viaggiante. Trascorrendo la propria vita, anch’essa ricca di passioni, accanto a Federico e al suo progetto politico, lungo l’arco di mezzo secolo.
Un paladino del diritto e della scienza in un secolo buio, un sostenitore della politica contro la violenza e il promotore di un progetto ambizioso di un’Europa unita ante litteram, di un Mediterraneo dei saperi e di una divisione tra il potere dei papi e quello dello Stato.
Potete trovarlo su: IBS

“Le donne a cui penso di notte” di Mia Kankimäki

Le donne a cui penso di notte, Mia Kankimaki

Mia Kankimäki ripercorre, attraverso un insolito e affascinante viaggio, gli itinerari di donne straordinarie che, in secoli diversi e in vari angoli della Terra, spinte dalla curiosità, dall’amore per l’arte e dalla sete di avventura e conoscenza, hanno lasciato il segno nella storia.
«Illuminante. Uno studio accurato dei molti ostacoli che le donne artiste hanno affrontato e ancora affrontano» – Kirkus

Nelle notti che passa in bianco, quando la vita va a catafascio e la paura la assale, l’autrice di queste illuminanti pagine mette insieme un esercito invisibile di guardie del corpo costituito dalle grandi donne del passato. Donne la cui vita non ha calcato la via della tradizione, che hanno abbattuto certe barriere e fatto cose che non ci si aspettava da loro. Molte sono artiste e scrittrici, dedite a un lavoro solitario e introspettivo. La maggior parte non ha avuto figli né famiglia, e le loro relazioni amorose sono state non convenzionali. Tante hanno viaggiato o cambiato paese e cultura, e hanno rivoluzionato la loro vita anche in tarda età. Tutte hanno seguito la propria passione e fatto le loro scelte senza curarsi delle aspettative del loro tempo. Tra queste donne esemplari troviamo Ida Pfeiffer, che a quarantaquattro anni, nel 1840, decise di lasciare la sua Austria per girare il mondo da sola, con la sua decorosa cuffietta di pizzo e un budget esiguo, e finì per scrivere guide di viaggio di enorme successo; Mary Kingsley, che prima curò coscienziosamente i suoi genitori in Inghilterra finché si spensero, e poi partì da sola per le giungle dell’Africa occidentale, dove familiarizzò con tribù cannibali e mercanti europei; Yayoi Kusama, che decise di fare l’artista e scrisse alla pittrice Georgia O’Keeffe per chiederle consiglio, e poi, dopo aver sconvolto l’ambiente artistico newyorkese, tornò a Tokyo e fece richiesta di andare a vivere in un manicomio; Karen Blixen, che partì per l’Africa con suo marito e finì per gestire una piantagione da sola; Nellie Bly, giornalista, suffragetta, giramondo, e poi, dopo aver ereditato l’attività del marito, capitana d’industria e inventrice; Ema Saikō , poetessa e artista vissuta in Giappone nel periodo Edo. E ancora, la nobildonna cremonese Sofonisba Anguissola, prima artista di professione e modello per tutte le artiste e Lavinia Fontana, che mantenne la sua grande famiglia dipingendo, si autopromosse come artista favorita dalle nobildonne e guadagnò come un uomo.
Potete trovarlo su: IBS

“Questo non è normale. Come porre fine al potere maschile sulle donne” di Laura Boldrini

Questo non è normale. Come porre fine al potere maschile sulle donne, Laura Boldrini

«Questo libro ha a cuore le donne in quanto donne, non solo come mogli, madri, angeli del focolare.»

Finché continueremo a dire che il trattamento riservato alle donne è normale, perché è sempre stato così, vivremo in un paese arretrato e ipocrita, in cui le prese di posizione contro i divari di genere rimarranno solo scaramucce di facciata, buone per sistemarsi la coscienza ma destinate a non incidere, a non cambiare davvero le cose. Questo non è normale è il libro che Laura Boldrini ha voluto dedicare a una grande battaglia di civiltà, mettendo in fila fatti, testimonianze, storie che fotografano un modello patriarcale duro a morire. Un libro che fa riflettere sulle discriminazioni e i pregiudizi di tutti i giorni, in ogni ambito della nostra società. La parità tra uomini e donne in Italia si riassume nel motto “tutto cambia perché nulla cambi”. Nonostante alcuni traguardi sulla carta, le leggi, i diritti riconosciuti e l’impegno di militanti e associazioni femministe, troppo spesso mogli, compagne, amiche, colleghe continuano a restare gregarie, subalterne, ininfluenti. E questo non è normale. La donna che sovverte lo schema è invisa, considerata una persona “strana” e un po’ esaltata. Intanto il sessismo, l’intimidazione, la derisione, l’esclusione, l’odio misogino imperversano, con un unico fine: sminuire e controllare le donne per mantenere il potere maschile. La consapevolezza che tutto questo non è e non deve essere normale è l’unica strada per porre fine a un modello culturale che genera una vera emergenza sociale. Il mondo non può continuare a girare tutto intorno agli uomini, è arrivato il momento di dire basta. Questo libro rappresenta un antidoto alla rassegnazione, propone soluzioni ed esorta le donne a mollare gli ormeggi.
Potete trovarlo su: IBS

“L’odissea dei geni” di Évelyne Heyer

L'odissea dei geni, Évelyne Heyer

Attraverso le tappe fondamentali dell’evoluzione della nostra specie, Évelyne Heyer dimostra, grazie alla genetica, che i gruppi umani sono strettamente correlati e le differenze sono soltanto superficiali.

Uno degli aspetti più affascinanti della genetica è rappresentato dal fatto che, partendo dal dna appartenente a individui viventi oggi, sia possibile ricostruire l’evoluzione di interi popoli. I geni sono infatti una straordinaria macchina del tempo capace di approdare a un passato dove nessun archivio è disponibile. Antropologa genetica, Évelyne Heyer da anni si interessa della diversità e della storia degli esseri umani raccontate dalla genetica, con un’attenzione particolare ai movimenti migratori che hanno scandito la conquista del globo. Come è possibile che, da un pugno di sapiens erranti nella savana, la specie umana sia diventata la specie dominante in solo pochi milioni di anni? Fino a che punto il nostro genoma si è modificato per far fronte alle sfide dei nuovi climi? La risposta a queste domande, situata nell’intimo delle nostre cellule, risultava inaccessibile fino a poco tempo fa. Ma oggi, grazie alla potenza dell’informatica e a tecnologie di amplificazione dell’informazione genetica, sappiamo far parlare non solo il dna di esseri umani attuali, ma anche quello dei nostri lontani antenati. Viaggiando dalla Siberia all’Asia centrale, fino all’Africa, calcando deserti e steppe che si stendono a perdita d’occhio e percorrendo monti dai sentieri bruciati dal sole, Évelyne Heyer cammina al fianco di specie scomparse come Neanderthal e Denisova, ma anche in compagnia dei primi agricoltori della Mezzaluna fertile, del misterioso popolo delle steppe, forse all’origine delle lingue indoeuropee, e di Gengis Khan, dal quale discenderebbe il 10% dei cinesi e dei mongoli attuali. Un’affascinante odissea che, volgendosi al passato, ci proietta nel futuro, rispondendo a una serie di urgenti domande del nostro presente: c’è un limite all’allungamento della speranza di vita? Come quantificare l’influenza dell’ambiente? E, soprattutto, quali vie seguire affinché l’epopea umana prosegua in armonia con il pianeta?
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“Non dimenticarlo mai” di Federica Bosco

Non dimenticarlo mai, Federica Bosco

Alternando ironia e malinconia col suo stile inconfondibile, Federica Bosco ci trascina in un crescendo di emozioni e colpi di scena raccontando una storia in cui tutti possiamo riconoscerci, perché e non è mai troppo tardi per prendere una decisione folle, se è quella che ti può rendere felice.

La mattina del suo quarantanovesimo compleanno Giulia è seduta sullo sgabello della cucina a bere un caffè e, mentre contempla la nebbia dell’inverno milanese, viene travolta da un attacco di panico in piena regola. Lei, giornalista di costume in una rivista di grido, con una vita scandita da mille impegni, avverte all’improvviso la consapevolezza che la sua esistenza così com’è sembra non avere più alcun senso. Un compagno da quattro anni, Massimo, anch’egli giornalista con una forte propensione all’indipendenza, una madre giocatrice incallita dalla personalità crudele e affascinante da cui ha imparato a guardarsi le spalle, qualche amica con cui condividere sfilate e pettegolezzi, un fratellastro amatissimo, un padre artista e sognatore, e questo è tutto. Ciò che la sconvolge, però, è l’impellente desiderio di maternità mai provato prima, giunto molto oltre i tempi supplementari, che adesso le sembra l’unica ragione di vita. Le reazioni delle persone vicino a lei non sono incoraggianti e, accompagnata da un coro di «ma tu non ne hai mai voluti», Giulia si accinge non senza difficoltà a convincere il compagno a imbarcarsi nel complicato mondo delle cure per la fertilità, ispirata da un’idea di famiglia in cui crede ancora nonostante la sua infanzia passata a giocare a Barbie sotto i tavoli verdi. Massimo però si rivela un partner imprevedibile, che la porta un giorno in un paradiso di mille premure e quello dopo nell’inferno dell’indifferenza, facendola sentire ancora più sola. Così Giulia, quasi senza alleati, decide di abbandonare per sempre la sua zona di confort e di spiccare un salto nel vuoto.
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“Chi nulla rischia” di Jeffrey Archer

Chi nulla rischia, Jeffrey Archer

Questa non è una detective story, questa è la storia di un detective.
«Un giallo incalzante che racconta di falsi e falsari, capolavori contraffatti e opere d’arte rubate, degno di una serie TV» – Daily Express

William Warwick desiderava fare il detective dall’età di otto anni, dopo aver risolto il caso delle barrette di Mars scomparse, e da allora nessuno è riuscito a dissuaderlo dal suo proposito, nemmeno suo padre, Sir Julian, che sperava sarebbe diventato un eminente avvocato come lui. E infatti, subito dopo la laurea in storia dell’Arte, il caparbio giovane si arruola nella Polizia metropolitana di Londra dove, grazie alla brillante intelligenza e all’aiuto del suo mentore, un veterano della polizia a un passo dalla pensione, diventa rapidamente detective dell’unità Arte e Antichità. Il primo caso che gli viene affidato è il recupero di un preziosissimo Rembrandt trafugato dal Fitzmolean Museum, e per risolverlo William dovrà mettere in campo tutte le sue capacità e la sua tenacia. Arrivare alla verità non sarà facile, e nel corso delle indagini il giovane detective incontrerà diverse persone che avranno una parte importante nella sua vita: un losco collezionista d’arte, il suo ancor più losco avvocato, capace di piegare la legge fino quasi al punto di infrangerla, e l’assistente ricercatrice del museo, Beth Rainsford, una donna dai mille segreti che gli ruberà il cuore. A questo punto il destino di William Warwick è deciso, resta aperta soltanto una domanda: dove lo porterà la sua ambizione? Teso, emozionante e ricco di colpi di scena, Chi nulla rischia ci porta nel mondo di uno dei personaggi più riusciti che Jeffrey Archer abbia mai creato, un detective dai talenti insospettati che conquisterà il cuore dei lettori.
Potete trovarlo su: IBS

“Il diavolo e il suo doppio” di Marie Hermanson

Il diavolo e il suo doppio, Marie Hermanson

Un thriller claustrofobico che è un crescendo di tensione e colpi di scena. Il tentativo di un uomo di riaffermare la propria identità.
«Marie Hermanson tesse una tela da incubo, in cui protagonista e lettori rimangono avvolti» – New York Times

Daniel e Max sono gemelli – esteriormente identici, non potrebbero essere più diversi di carattere e di indole. Uniti fin da piccoli da un rapporto simbiotico e quasi morboso, vengono separati quando Daniel e la madre si trasferiscono a Uppsala e Max, irrequieto e problematico, rimane con il padre a Göteborg. Anni dopo, i due si sentono ormai di rado; per questo Daniel rimane molto stupito quando Max lo invita a raggiungerlo in una clinica isolata sulle Alpi svizzere, dove è ricoverato per riprendersi dai suoi problemi psichici. Daniel, che sta attraversando un brutto momento, insoddisfatto del lavoro da insegnante e depresso dopo il tradimento e l’abbandono della moglie, accoglie l’invito pensando che il viaggio possa aiutarlo a svagarsi. Inizialmente si gode quella che si prospetta come una vacanza in un elegante resort. Inoltre Max è in ottima forma e sembra aver superato i suoi strani sbalzi d’umore, assicura che presto sarà dimesso e chiede al gemello di sostituirlo per un brevissimo periodo, sfruttando la loro somiglianza. Tutto quello che gli serve, sostiene, è qualche giorno per recuperare il denaro necessario a pagare i debiti con la clinica. Nonostante le perplessità, Daniel accetta e lascia che il fratello se ne vada. Una volta rimasto solo però, non tarda a capire che nulla nella splendida clinica è ciò che sembra, che Max non è affatto cambiato e che anche il villaggio vicino, a cui gli ospiti hanno libero accesso, nasconde segreti inquietanti. Catapultato in un incubo kafkiano, in un crescendo di tensione e colpi di scena, Daniel cerca con tutte le forze di riaffermare la propria identità per tornare alla vita di prima e forse a un nuovo amore…
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“I Luigi di Francia” di Carlo Emilio Gadda

I Luigi di Francia, Carlo Emilio Gadda

«Saint-Simon era uno dei suoi autori prediletti e anche il cardinale De Retz» ricorda Giulio Cattaneo, testimone degli anni di Gadda alla Rai. Sicché «guai a toccargli gli storici francesi soprattutto quando le critiche erano mosse da storici italiani, così noiosi al loro confronto, senza spirito, senza il gusto del pettegolezzo» – nonché più inclini a reticenze e compromessi. Non sorprende allora che nel 1952 il neoredattore radiofonico abbia scelto per un ciclo di trasmissioni i quattro Luigi di Francia (salvo poi arrestarsi a Luigi XV) e si sia pazzamente divertito a ritrarre, con verve indiavolata, Maria de’ Medici e l’«ombra di ocaggine» che le soffondeva il viso; il malaticcio Luigi XIII, che pur detestando «di tutto cuore il gentil sesso» riesce a dare alla Francia un gagliardo «marmocchiaccio»; la reggente Anna d’Austria, che rimaneva a letto sino a mezzogiorno e «s’impippiava delle più delicate cibarie»; Mazzarino, che biascicava un francese «di timbro siculo-romanesco», tanto che il «decreto di unione» (arrêt d’union) si trasformava nella sua bocca «in un arresto di cipolle: in un “arrêt d’oignons”»; Madame de Montespan, «dilapidatrice spaventosa» e artefice di esorcismi e veleni; e insieme guerre, amori, intrighi, tumulti, riforme. Né meraviglia che Gadda, pur rispettoso della «limpidità del dettato» imposta dalla Rai, si sia concesso, nel tradurre gli amati storici, tocchi di incantevole irriverenza: «Bei consigli poteva dare una tal grulla [Anna d’Austria] a uno che stava per tirar le cuoia!» scrive citando l’Histoire de France di Michelet.
Potete trovarlo su: IBS

Vi do appuntamento alla prossima settimana per nuove imperdibili uscite!

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