Titolo: Il negoziatore
Autore: Sam P. Miller
Editore: self-published
Pagine: 307
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Quando ho iniziato a leggere questo libro pensavo fosse uno dei classici contemporary romance in cui i protagonisti si odiano inizialmente per poi cedere all’attrazione, cadendo magari nei soliti clichés legati al genere. Sono rimasta colpita, quindi, quando ho capito che c’era molto di più e che il contenuto era più maturo di quanto immaginassi. Sam P. Miller è riuscita ad abbattere gli schemi e creare un libro che è molto più di un semplice romance, aggiungendo suspense ed elementi polizieschi.
Shayne Foster è un uomo che ha vissuto una tragedia che lo ha spezzato, portandolo a credere di non avere più nulla per cui continuare a vivere e annegando i suoi dolori nell’alcol e nell’autocommiserazione. L’unico suo desiderio, da un anno a questa parte, è quello di dimenticare ciò di cui è stato testimone e la vita che gli è stata strappata via da un giorno all’altro.
Dopo essere stato cacciato dal dipartimento per il quale lavora in veste di negoziatore, si trasferisce a Lower, un paesino “dimenticato da Dio” nel Vermont, nella casa lasciategli in eredità dal nonno. Lì vivrà da eremita, cercando di evitare la gente del posto il più possibile. C’è però una donna che sembra attirare inevitabilmente la sua attenzione e con la quale ha intrapreso, ormai da diversi mesi, un intenso gioco di sguardi.
Quei due frammenti di foresta erano diventati la mia debolezza nell’esatto istante in cui li avevo incontrati.
Johanna O’reilly abita a Lower insieme alla figlia da otto anni ormai, e da quando è arrivata si è integrata bene nella comunità locale, instaurando uno stretto legame con Mike Walker, un sergente della polizia, e con Martha, la proprietaria della tavola calda.
La figlia, Charlie, è una bambina fantastica e piena di energie che ho amato dal primo momento! Sarà lei a fare breccia nel cuore di Shayne, abbattendo i muri invalicabili dietro i quali si era rifugiato e facendogli abbandonare quella maschera di indifferenza, almeno quando le sta attorno.
Quella ragazzina era incredibilmente molesta, mi girava intorno, parlava in continuazione e mi subissava di domande, ma da quando l’avevo incontrata, avevo iniziato a guarire, per quanto fosse possibile.
Il sergente Walker è da sempre innamorato di Johanna e si prende cura di lei e della figlia come fossero la sua famiglia. Sinceramente mi è stato antipatico sin da subito, con i suoi modi possessivi atti a marcare il territorio (sebbene non stessero insieme 🤦🏻♀️) e con le continue pressioni che fa a Jo per dargli una possibilità. Esasperante! È chiaro che lei gli vuole bene, ma lo considera solo il suo migliore amico, e non riesce ad immaginare di poter varcare quel limite con lui. Limite che invece varcherebbe volentieri con Shayne, se solo uno dei due avesse l’audacia di farsi avanti!
Johanna inizia ad approcciarsi al nostro uomo tenebroso e, dopo vari tentativi, riesce finalmente a farlo cedere. Il loro sarà un inizio traballante, però, perché Shayne è saldamente legato al passato e non vuole lasciarsi andare, credendo di non riuscire più ad amare e di non avere più niente da offrirle. Fortuna Charlie però che non gli darà tregua, neanche nei momenti più bui in cui vorrebbe solo lasciarsi andare all’oblio, e farà da legante tra lui e la madre.
Dopo una notte di passione, Shayne non riesce più a starle lontano, anche se ci prova, e le racconta del suo passato (purtroppo noi, però, rimarremo all’oscuro ancora a lungo!). Da quel momento le cose tra loro cambiano notevolmente.
A volte, è sufficiente un contatto, seppur minimo, tra due sostanze già di per sé instabili per causare un’esplosione di proporzioni disastrose.
Da qui la storia inizia a prende una piega diversa, introducendo quegli elementi polizieschi di cui vi ho parlato all’inizio. Assistiamo, infatti, alla comparsa del signor Hale, un uomo misterioso alla guida di una Jaguar che Shayne ricorda di aver già visto passare in paese, anche se l’uomo sostiene di non esserci mai stato prima. L’arrivo di Hale sembra mettere in estrema agitazione Johanna, e Mike sembra saperne il motivo. La trama si infittisce e vi terrà in sospeso fino alla fine. Solo verso i 3/4 del libro si inizia a scoprire il passato dei personaggi. E quando si scopre chi è in realtà Owen Hale, vivremo anche noi in un continuo stato d’ansia aspettandoci il peggio, proprio come la nostra Jo. L’evento che accadrà dopo, e che scuoterà l’intera cittadina, vi farà montare dentro un senso d’inquietudine in un crescendo sempre più forte.
L’autrice è molto brava nel trasportare il lettore, facendolo immedesimare perfettamente in Johanna. Leggendo, infatti, ho sentito un nodo in gola e una stretta al petto… avrei voluto piangere insieme a lei!
Aveva affrontato trincee e sbarramenti degni di una fortezza d’altri tempi pur di raggiungermi. Lo aveva fatto a passi così piccoli da sembrare inesistenti, eppure la distanza che aveva coperto era considerevole… Lei mi era arrivata al cuore.
La narrazione inizia adesso ad alternarsi a dei flashback del passato di Shayne, facendoci rivivere il giorno che ha cambiato per sempre la sua vita, quello in cui ha perso tutto. Finalmente scopriamo cosa gli è successo, ed è devastante! 😭
Il ritmo si fa incalzante e assisteremo a un colpo di scena assurdo. Il finale mi ha presa completamente alla sprovvista!
Come avrete potuto capire, questo libro mi è piaciuto molto e avrei voluto dargli 5 stelle, se non fosse stato per un’unica pecca… il linguaggio si fa a tratti forzato, con vocaboli non proprio adatti al contesto e allo stile narrativo. Peccato!
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