“La casa di terra e sangue. Crescent City” di Sarah J. Maas

Premetto che dopo aver letto tutti i suoi libri mi sono innamorata della Maas. Leggendo Il regno di cenere, ultimo libro della saga di Throne of Glass, ho pianto senza ritegno, sia durante alcune scene (le Tredici!!) sia dopo aver voltato l’ultima pagina ed essermi resa conto di aver finito. È stato difficile lasciar andare personaggi con cui sono andata a braccetto per 7 libri… è stato come dire addio a degli amici. Non vedevo l’ora, però, di iniziare a leggere Crescent City, che si prospetta essere una trilogia. Soprattutto perché, diciamocelo, l’idea che la Maas stia creando una macrostruttura che li collega tutti mi piace molto. Ogni serie sembra essere ambientata in uno dei tanti multiversi che Aelin aveva attraverso mentre cadeva tra i mondi per chiudere il Wyrdgate.
Insomma, La casa di terra e sangue ci porta in un universo in cui i fae non sono i principali attori. Umani, fae, angeli, mutaforma e altre creature vivono insieme in città supervisionate da arcangeli.
Una volta iniziato a leggere, si capisce presto che con questo libro Sarah imposta un altro passo, cambiando il tono della narrazione. C’è molta meno azione, ma un tocco in più di mistero, meno elemento epico, ma più investigativo. Bryce non è come le eroine delle altre serie, Aelin e Feyre, ma ha un altro tipo di forza, più interiore che fisica e fatale. Si scoprirà che anche lei è stata ben addestrata alle armi e al combattimento, ma in realtà non le usa, se non come ultima risorsa.